Nell’immaginario comune pensiamo che i calciatori per certi versi siano siano giovani, sani ed “indistruttibili”. Purtroppo però non sono pochi i casi di decessi improvvisi di calciatori in attività.
Il primo decesso di un calciatore in attività avviene nel 1969. E’ il romanista Giuliano Taccola che stroncato da un infarto nello spogliatoio di Cagliari, morirà qualche istante dopo in ambulanza durante il tragitto stadio-ospedale.
Qualche anno dopo, precisamente il 30 ottobre 1977 allo Stadio Pian di Massiano di Perugia, sotto un diluvio incessante si incontrano Perugia e Juventus. E’ un pomeriggio buio, per via del tempo, ma diventa ancora più cupo alle 15,34 quando un giovane centrocampista 24enne si accascia sul terreno di gioco. Si tratta di Renato Curi, numero 8 del Perugia. Purtroppo non si rialzerà più. Dopo questo brutto episodio, lo stadio fu intitolato alla sua memoria ed ancora oggi si chiama Stadio Renato Curi.
Nel 2003 durante la Confederetions Cup il camerunese Marc Foè fu stroncato da un arresto cardiaco. Per il Camerun fu lutto mondiale; anche per la FIFA fu uno shock. Da quel giorno infatti si alzarono il livello dei controlli e di prevenzione sui singoli calciatori.
Quattro anni dopo, nell’agosto del 2007 era toccato sempre un’africano Chaswe Nsofwa, zambiano dell’Hapoel Beersheva, squadra di 2/a Divisione del campionato israeliano.
Nel 2011 il giocatore giapponese Naoki Matsuda ha perso i sensi durante l’allenamento con il Matsumoto Yamaga. Il suo cuore cessò di battere a due giorni dal ricovero d’urgenza.
Il 14 aprile 2012 una tragedia che ci ricordiamo ahinoi molto bene. Ci troviamo allo Stadio Armando Picchi di Livorno, campionato di Serie B, teatro della gara tra Livorno-Pescara e purtroppo anche della morte sul terreno di gioco del livornese Piermario Morosini.
Da un’italiano ad un altro Italiano e purtroppo ad un’altra tragedia che ci ricordiamo molto bene, quella di Davide Astori, capitano della Fiorentina. E’ il 4 marzo 2018 e alle 12,30 è in programma il match tra Udinese e Fiorentina. Giocatori e staff tecnico della Fiorentina si apprestano per fare colazione all’interno dell’hotel friulano. Di solito Astori è sempre il primo ad arrivare per la colazione, ma quella mattina purtroppo i compagni di squadra aspetteranno invano l’arrivo del capitano.